Con il D.Lvo 231/01 si è superata la vecchia impostazione “societas deliquere non potest” ed è stata introdotta nel nostro ordinamento giuridico la responsabilità in sede penale degli enti che si aggiunge a quella della persona fisica che ha materialmente realizzato l’illecito.
La normativa è stata nel corso del tempo innovata con l’introduzione e l’ampliamento di figure di reato ed in particolare con Decreto legislativo 7 Luglio 2011 n. 121, in attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, nonche’ della direttiva 2009/123/CE, sono stati introdotti i reati ambientali (art. 25 undecis d.lvo 231/01).
L’importanza dell’adeguamento a quanto normativamente previsto dal d.lvo 231/01 è di fondamentale importanza per le imprese, intese nel più ampio senso civilistico del codice, di qualunque dimensione e genere.
Secondo il più recente orientamento giurisprudenziale (aprile 2011) anche le imprese individuali e le Onlus possono essere assoggettate a responsabilità penale in mancanza di adeguamento alla normativa ex D.Lvo 231/01.
Non solo la grande azienda può potenzialmente essere coinvolta nella commissione di un illecito, ma anche le PMI e le microaziende.
Proprio in relazione a queste ultime gli effetti delle pesanti sanzioni, anche accessorie (sospensione licenza), previste dalla normativa possono avere effetti devastanti.
Le sanzioni pecuniarie, espresse in quote (comprese tra 100 e 1000) ed il cui valore è compreso tra 258,23 euro e 1.549,37, possono arrivare alla ragguardevole cifra di 1.549.000,00 euro
Tra le sanzioni interdittive si annoverano, oltre all’interdizione dall’esercizio dell’attività (che può arrivare fino a 2 anni) anche b) la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; c) il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, (salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio); d) l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi; e) il divieto di pubblicizzare beni o servizi.
E’ per questo motivo, ed in particolare a seguito dell’introduzione anche dei reati ambientali nel novero delle violazioni che possono attribuire responsabilità all’impresa, che la realizzazione di un buon modello di prevenzione può salvaguardare le stesse.
Lo Studio Legale Poggi – Tagliabue & Associati, da sempre impegnato ad offrire alla sua clientela aziendale un’assistenza completa e ad agire “in prevenzione”, offre la possibilità di costruire un piano personalizzato per ogni azienda – impresa al fine di poterla esonerare da qualsiasi responsabilità penale, utilizzando sia lo strumento del cosiddetto “Modello” sia della “Delega di funzioni” avendo cura delle reali esigenze, anche in termini di costi, dell’attività (azienda) da tutelare.
Lo Studio Poggi – Tagliabue & Associati accompagna il cliente nel medio lungo periodo a cadenze regolari per verificare l’adeguamento del modello adottato agli eventuali cambiamenti di rischio e/o normativa (introduzione reati ambientali – atmosfera – acque – rifiuti).